Liturgia delle Ore di oggi Venerdi 19 Dicembre 2014

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LA LITURGIA DELLE ORE
a cura di www.liturgiadelleore.it

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LITURGIA DELLE ORE DI VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014
VENERDÌ DELLA TERZA SETTIMANA DI AVVENTO
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| Ufficio lettureLodi mattutineOra mediaVespriCompieta |
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INVITATORIO
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Signore, apri le mie labbra.

Ant. Il Signore è vicino:
venite, adoriamo.

SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortatevi a vicenda ogni giorno, finché dura «quest’oggi» (Eb 3, 13)

Venite, applaudiamo al Signore, *
  acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
  a lui acclamiamo con canti di gioia. (Ant.)

Poiché grande Dio è il Signore, *
  grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
  sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l’ha fatto, *
  le sue mani hanno plasmato la terra. (Ant.)

Venite, prostràti adoriamo, *
  in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
  il gregge che egli conduce. (Ant.)

Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore, *
  come a Merìba, come nel giorno di Massa
    nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: †
  mi misero alla prova, *
  pur avendo visto le mie opere. (Ant.)

Per quarant’anni mi disgustai di quella generazione †
  e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
  non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
  Non entreranno nel luogo del mio riposo». (Ant.)

Gloria al Padre e al Figlio, *
  e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre*
  nei secoli dei secoli. Amen. (Ant.)

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UFFICIO DELLE LETTURE
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

INNO

Adoriamo il mistero
del Cristo redentore,
nato da Maria Vergine.

Nel suo grembo purissimo
egli si è fatto uomo
per divino consiglio.

Maria, piena di grazia,
intatta, sempre vergine,
è il tempio dell’Altissimo.

Come sole che sorge,
come sposo dal talamo,
Dio viene a salvarci.

O luce, che risplende
nella notte del mondo,
vinci le nostre tenebre.

O Gesù, re di gloria,
mediatore per gli uomini,
da’ il perdono e la pace.

A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
ora e sempre nei secoli. Amen.

1 ant. Sono sfinito dal gridare
nell’attesa del mio Dio.

SALMO 68, 2-12. 30-37 Mi divora lo zelo per la tua casa
Gli diedero da bere vino mescolato con fiele (Mt 27, 34).
I (2-13)

Salvami, o Dio: *
    l’acqua mi giunge alla gola.

Affondo nel fango e non ho sostegno; †
    sono caduto in acque profonde *
    e l’onda mi travolge.

Sono sfinito dal gridare, †
    riarse sono le mie fauci; *
    i miei occhi si consumano nell’attesa del mio Dio.

Più numerosi dei capelli del mio capo *
    sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano: *
    quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?

Dio, tu conosci la mia stoltezza *
    e le mie colpe non ti sono nascoste.

Chi spera in te, a causa mia non sia confuso, *
    Signore, Dio degli eserciti;
per me non si vergogni *
    chi ti cerca, Dio d’Israele.

Per te io sopporto l’insulto *
    e la vergogna mi copre la faccia;
sono un estraneo per i miei fratelli, *
    un forestiero per i figli di mia madre.

Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, *
    ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
Mi sono estenuato nel digiuno *
    ed è stata per me un’infamia.

Ho indossato come vestito un sacco *
    e sono diventato il loro scherno.
Sparlavano di me quanti sedevano alla porta, *
    gli ubriachi mi dileggiavano.

1 ant. Sono sfinito dal gridare
nell’attesa del mio Dio.

2 ant. Hanno messo nel mio cibo veleno,
nella mia sete mi hanno fatto bere l’aceto.

II (14-22)

Ma io innalzo a te la mia preghiera, *
    Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,*
    per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.

Salvami dal fango, che io non affondi, †
    liberami dai miei nemici *
    e dalle acque profonde.

Non mi sommergano i flutti delle acque †
    e il vortice non mi travolga, *
    l’abisso non chiuda su di me la sua bocca.

Rispondimi, Signore, benefica è la tua grazia; *
    volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Non nascondere il volto al tuo servo, *
    sono in pericolo: presto, rispondimi.
Avvicinati a me, riscattami, *
    salvami dai miei nemici.

Tu conosci la mia infamia, †
    la mia vergogna e il mio disonore; *
    davanti a te sono tutti i miei nemici.

L’insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno. †
    Ho atteso compassione, ma invano, *
    consolatori, ma non ne ho trovati.

Hanno messo nel mio cibo veleno *
    e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

2 ant. Hanno messo nel mio cibo veleno,
nella mia sete mi hanno fatto bere l’aceto.

3 ant. Cercate il Signore
e avrete la vita.

III (30-37)

Io sono infelice e sofferente; *
    la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.

Loderò il nome di Dio con il canto, *
    lo esalterò con azioni di grazie,
che il Signore gradirà più dei tori, *
    più dei giovenchi con corna e unghie.

Vedano gli umili e si rallegrino; *
    si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri *
    e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

A lui acclamino i cieli e la terra, *
    i mari e quanto in essi si muove.

Perché Dio salverà Sion, †
    ricostruirà le città di Giuda: *
    vi abiteranno e ne avranno il possesso.

La stirpe dei suoi servi ne sarà erede, *
    e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

3 ant. Cercate il Signore
e avrete la vita.

V. Mostraci, Signore, la tua misericordia
R. e donaci la tua salvezza.

PRIMA LETTURA        

Dal libro del profeta Isaia 47, 1. 3b-15

Lamento su Babilonia

Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Babilonia.
Siedi a terra, senza trono,
figlia dei Caldei,
poiché non sarai più chiamata
delicata e voluttuosa.
«Prenderò vendetta
e nessuno interverrà»,
dice il nostro redentore
che si chiama Signore degli eserciti,
il Santo di Israele.
Siedi in silenzio e scivola nell’ombra,
figlia dei Caldei,
perché non sarai più chiamata
Signora di regni.
Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredità;
perciò lo misi in tuo potere,
ma tu non mostrasti loro pietà;
perfino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante.
Tu pensavi: «Sempre
io sarò signora, sempre».
Non ti sei mai curata di questi avvenimenti,
non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine.
Ora ascolta questo,
o voluttuosa che te ne stavi sicura,
che pensavi:
«Io e nessuno fuori di me!
Non resterò vedova,
non conoscerò la perdita dei figli».
Ti accadranno invece queste due cose,
d’improvviso, in un sol giorno;
perdita dei figli e vedovanza
piomberanno su di te,
nonostante la moltitudine delle tue magie,
la forza dei tuoi molti scongiuri.
Confidavi nella tua malizia, dicevi:
«Nessuno mi vede».
La tua saggezza e il tuo sapere
ti hanno sviato.
Eppure dicevi in cuor tuo:
«Io e nessuno fuori di me».
Ti verrà addosso una sciagura
che non saprai scongiurare;
ti cadrà sopra una calamità
che non potrai evitare.
Su di te piomberà improvvisa una catastrofe
che non prevederai.
Stattene nei tuoi incantesimi
e nella moltitudine delle magie,
per cui ti sei affaticata dalla giovinezza:
forse potrai giovartene,
forse potrai far paura!
Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri:
si presentino e ti salvino
gli astrologi che osservano le stelle,
i quali ogni mese ti pronosticano
che cosa ti capiterà.
Ecco, essi sono come stoppia:
il fuoco li consuma;
non salveranno se stessi
dal potere delle fiamme.
Non ci sarà brace per scaldarsi,
né fuoco dinanzi al quale sedersi.
Così sono diventati per te i tuoi maghi,
con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;
ognuno se ne va per suo conto,
nessuno ti viene in aiuto.

RESPONSORIO         Is 49, 13; 47, 4

R. Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra; o monti, gridate di gioia: * il Signore consola il suo popolo.
V. Nostro redentore è il Dio dell’universo, il Santo d’Israele:
R. il Signore consola il suo popolo.

SECONDA LETTURA        

Dal trattato «Contro le eresie» di sant’Ireneo, vescovo

(Lib 3, 20, 2-3; SC 34, 342-344)
L’incarnazione che ci ha redenti

    Dio e tutte le opere di Dio sono gloria dell’uomo; e l’uomo è la sede in cui si raccoglie tutta la sapienza e la potenza di Dio. Come il medico dà prova della sua bravura nei malati, così anche Dio manifesta se stesso negli uomini. Perciò Paolo afferma: «Dio ha chiuso tutte le cose nelle tenebre dell’incredulità per usare a tutti misericordia» (cfr. Rm 11, 32). Non allude alle potenze spirituali, ma all’uomo che si mise di fronte a Dio in stato di disobbedienza e perdette la immortalità. In seguito però ottenne la misericordia di Dio per i meriti e il tramite del Figlio suo. Ebbe così in lui la dignità di figlio adottivo.
    Se l’uomo riceverà senza vana superbia l’autentica gloria che viene da ciò che è stato creato e da colui che lo ha creato cioè da Dio, l’onnipotente, l’artefice di tutte le cose che esistono, e se resterà nell’amore di lui in rispettosa sottomissione e in continuo rendimento di grazie, riceverà ancora gloria maggiore e progredirà sempre più in questa via fino a divenire simile a colui che per salvarlo è morto.
    Il Figlio stesso di Dio infatti scese «in una carne simile a quella del peccato» (Rm 8, 3) per condannare il peccato, e, dopo averlo condannato, escluderlo completamente dal genere umano. Chiamò l’uomo alla somiglianza con se stesso, lo fece imitatore di Dio, lo avviò sulla strada indicata dal Padre perché potesse vedere Dio e gli diede in dono il Padre.
    Il Verbo di Dio pose la sua abitazione tra gli uomini e si fece Figlio dell’uomo, per abituare l’uomo a comprendere Dio e per abituare Dio a mettere la sua dimora nell’uomo secondo la volontà del Padre. Per questo Dio stesso ci ha dato come «segno» della nostra salvezza colui che, nato dalla Vergine, è l’Emmanuele: poiché lo stesso Signore era colui che salvava coloro che di per se stessi non avevano nessuna possibilità di salvezza.
    Per questo Paolo, indicando la radicale debolezza dell’uomo, dice «So che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene» (Rm 7, 18), poiché il bene della nostra salvezza non viene da noi, ma da Dio. E ancora Paolo esclama: «Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?» (Rm 7, 24). Quindi presenta il liberatore: L’amore gratuito del Signore nostro Gesù Cristo (cfr. Rm 7, 25).
    Isaia stesso aveva predetto questo: Irrobustitevi, mani fiacche e ginocchia vacillanti, coraggio, smarriti di cuore, confortatevi, non temete; ecco il nostro Dio, opera la giustizia, darà la ricompensa. Egli stesso verrà e sarà la nostra salvezza (cfr. Is 35, 4).
    Questo indica che non da noi, ma da Dio, che ci aiuta, abbiamo la salvezza.

RESPONSORIO         Cfr. Ger 31, 10; 4, 5

R. Ascoltate la parola del Signore, o popoli; annunziatela sino ai confini della terra. Dite alle isole lontane: * Viene il nostro Salvatore!
V. Proclamate nel mondo l’annunzio:
R. Viene il nostro Salvatore!

ORAZIONE

    O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con amore sincero il grande mistero dell’incarnazione. Per il nostro Signore.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

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LODI MATTUTINE
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l’Ufficio con l’Invitatorio.

INNO

Le voci dei profeti
annunziano il Signore,
che reca a tutti gli uomini
il dono della pace.

Ecco una luce nuova
s’accende nel mattino,
una voce risuona:
viene il re della gloria.

Nel suo primo avvento,
Cristo venne a salvarci,
a guarir le ferite
del corpo e dello spirito.

Alla fine dei tempi,
tornerà come giudice;
darà il regno promesso
ai suoi servi fedeli.

Or sul nostro cammino
la sua luce risplende:
Gesù, sole di grazia,
ci chiama a vita nuova.

Te, Cristo, noi cerchiamo;
te vogliamo conoscere,
per lodarti in eterno
nella patria beata.

A te lode, Signore,
nato da Maria Vergine,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen

1 ant. Viene da Sion colui che regnerà:
il Signore, l’Emmanuele, grande è il suo nome.

SALMO 50 Pietà di me, o Signore
Rinnovatevi nello spirito della vostra mente e rivestite l’uomo nuovo (cfr. Ef 4, 23-24).

Pietà di me, o Dio,
        secondo la tua misericordia; *
    nel tuo grande amore
        cancella il mio peccato.

Lavami da tutte le mie colpe, *
    mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
    il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

Contro di te, contro te solo ho peccato, *
    quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
    retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa sono stato generato, *
    nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
    e nell’intimo m’insegni la sapienza.

Purificami con issopo e sarò mondato; *
    lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
    esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
    cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
    rinnova in me uno spirito saldo.

Non respingermi dalla tua presenza *
    e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
    sostieni in me un animo generoso.

Insegnerò agli erranti le tue vie *
    e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *
    la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra *
    e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
    e, se offro olocausti, non li accetti.

Uno spirito contrito *
    è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, *
    tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore
        fa’ grazia a Sion, *
    rialza le mura
        di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
    l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime *
    sopra il tuo altare.

1 ant. Viene da Sion colui che regnerà:
il Signore, l’Emmanuele, grande è il suo nome.

2 ant. Perseverate,
e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

CANTICO Ger 14, 17-21 Lamento del popolo in tempo di fame e di guerra
Il tempo è compiuto, e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al vangelo (Mc 1, 15).

I miei occhi grondano lacrime *
    notte e giorno, senza cessare,

Da grande calamità è stata colpita
        la figlia del mio popolo, *
    da una ferita mortale.

Se esco in aperta campagna,
        ecco i trafitti di spada; *
    se percorro la città, ecco gli orrori della fame.

Anche il profeta e il sacerdote †
    si aggirano per il paese *
    e non sanno che cosa fare.

Hai forse rigettato completamente Giuda, *
    oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, *
    e non c’è rimedio per noi?

Aspettavamo la pace, ma non c’è alcun bene, *
    l’ora della salvezza ed ecco il terrore!

Riconosciamo, la nostra iniquità, Signore, †
    l’iniquità dei nostri padri: *
    contro di te abbiamo peccato.

Ma per il tuo nome non abbandonarci, †
    non render spregevole il trono della tua gloria. *
    Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.

2 ant. Perseverate,
e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

3 ant. Rivolgo lo sguardo al Signore,
aspetto Dio, mio salvatore.

SALMO 99 La gioia di coloro che entrano nel tempio
Il Signore fa cantare ai redenti il canto della vittoria (sant’Anastasio).

Acclamate al Signore, voi tutti della terra, †
    servite il Signore nella gioia, *
    presentatevi a lui con esultanza.

Riconoscete che il Signore è Dio; †
    egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *
    suo popolo e gregge del suo pascolo.

Varcate le sue porte con inni di grazie, †
    i suoi atri con canti di lode, *
    lodatelo, benedite il suo nome;

poiché buono è il Signore, †
    eterna la sua misericordia, *
    la sua fedeltà per ogni generazione.

3 ant. Rivolgo lo sguardo al Signore,
aspetto Dio, mio salvatore.

LETTURA BREVE         Is 2, 3
    
    Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore.

RESPONSORIO BREVE        

R. Gerusalemme, città di Dio, * su di te sorgerà il Signore.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.
V. In te apparirà la sua gloria,
su di te sorgerà il Signore.
     Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Gerusalemme, città di Dio, su di te sorgerà il Signore.

Ant. al Ben.      Sorgerà come il sole
il Salvatore del mondo;
come rugiada sull’erba
scenderà nel seno della Vergine, alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA Lc 1, 68-79 Il Messia e il suo Precursore

Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
  perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente *
  nella casa di Davide, suo servo,

come aveva promesso *
  per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:

salvezza dai nostri nemici, *
  e dalle mani di quanti ci odiano.

Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
  e si è ricordato della sua santa alleanza,

del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
  di concederci, liberati dalle mani dei nemici,

di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
  al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo *
  perché andrai innanzi al Signore
    a preparargli le strade,

per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
  nella remissione dei suoi peccati,

grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
  per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge

per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
  e nell’ombra della morte

e dirigere i nostri passi *
  sulla via della pace.

Ant. al Ben.      Sorgerà come il sole
il Salvatore del mondo;
come rugiada sull’erba
scenderà nel seno della Vergine, alleluia.

INVOCAZIONE

Cristo Redentore riscatterà dal dominio della morte chi lo attende con cuore sincero. A lui rivolgiamo il grido della nostra fede:
        Vieni, Signore Gesù.

Signore, guarda il tuo popolo che celebra il mistero della tua venuta
- purifica il nostro spirito da ogni forma di orgoglio e di egoismo.

Signore, proteggi la Chiesa, che hai fondato come sacramento di salvezza,
- fa’ che annunzi la verità e la pace a tutti i popoli.

Fa’ risplendere agli occhi di tutti la tua legge,
- perché sia guida sicura per ogni uomo.

Tu, che affidi ad ogni battezzato una missione profetica,
- fa’ che i cristiani annunzino la tua presenza nel mondo.

Padre Nostro

ORAZIONE

    O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con amore sincero il grande mistero dell’incarnazione. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

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ORA MEDIA
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

INNO

Glorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,

tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.

Sia gloria al Padre e al Figlio,
sia onore allo Spirito Santo,
all’unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen.

oppure

L’ora sesta c’invita
al servizio divino:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.

In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.

Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell’intimo dei cuori.

Sia lode al Padre e al Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

1 ant. I profeti l’avevano annunziato:
il Salvatore nascerà dalla Vergine Maria.

SALMO 118, 17-24 III (Ghimel)

Sii buono con il tuo servo e avrò la vita, *
    custodirò la tua parola.
Aprimi gli occhi *
    perché io veda le meraviglie della tua legge.

Io sono straniero sulla terra, *
    non nascondermi i tuoi comandi.
Io mi consumo nel desiderio dei tuoi precetti *
    in ogni tempo.

Tu minacci gli orgogliosi; *
    maledetto chi devìa dai tuoi decreti.
Allontana da me vergogna e disprezzo, *
    perché ho osservato le tue leggi.

Siedono i potenti, mi calunniano, *
    ma il tuo servo medita i tuoi decreti.
Anche i tuoi ordini sono la mia gioia, *
    miei consiglieri i tuoi precetti.

1 ant. I profeti l’avevano annunziato:
il Salvatore nascerà dalla Vergine Maria.

2 ant. Perseverate,
e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

SALMO 24 Preghiera per il perdono e la salvezza
La speranza non delude (Rm 5, 5).
I (1-11)

A te, Signore, elevo l’anima mia, †
    Dio mio, in te confido:
        non sia confuso! *
    Non trionfino su di me i miei nemici!

Chiunque spera in te non resti deluso, *
    sia confuso chi tradisce per un nulla.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, *
    insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua verità e istruiscimi, †
    perché sei tu il Dio della mia salvezza, *
    in te ho sempre sperato.

Ricordati, Signore, del tuo amore, *
    della tua fedeltà che è da sempre.

Non ricordare i peccati della mia giovinezza: †
    ricordati di me nella tua misericordia, *
    per la tua bontà, Signore.

Buono e retto è il Signore, *
    la via giusta addita ai peccatori;
guida gli umili secondo giustizia, *
    insegna ai poveri le sue vie.

Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia *
    per chi osserva il suo patto e i suoi precetti.
Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato *
    anche se grande.

2 ant. Perseverate,
e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

3 ant. Rivolgo lo sguardo al Signore,
aspetto Dio, mio salvatore.

II (12-22)

Chi è l’uomo che teme Dio? *
    Gli indica il cammino da seguire.
Egli vivrà nella ricchezza, *
    la sua discendenza possederà la terra.

Il Signore si rivela a chi lo teme, *
    gli fa conoscere la sua alleanza.
Tengo i miei occhi rivolti al Signore, *
    perché libera dal laccio il mio piede.

Volgiti a me e abbi misericordia, *
    perché sono solo ed infelice.
Allevia le angosce del mio cuore, *
    liberami dagli affanni.

Vedi la mia miseria e la mia pena *
    e perdona tutti i miei peccati.
Guarda i miei nemici: sono molti *
    e mi detestano con odio violento.

Proteggimi, dammi salvezza; *
    al tuo riparo io non sia deluso.
Mi proteggano integrità e rettitudine, *
    perché in te ho sperato.

O Dio, libera Israele *
    da tutte le sue angosce.

3 ant. Rivolgo lo sguardo al Signore,
aspetto Dio, mio salvatore.

LETTURA BREVE         Cfr. Is 10,24.27
    
    Così dice il Signore, Dio degli eserciti: «Popolo mio, che abiti in Sion, non temere. In quel giorno sarà tolto il fardello dalla tua spalla e il giogo cesserà di pesare sul tuo collo.

V. Per la tua benevolenza, Signore, ricordati di noi,
R. vieni a visitarci con la tua salvezza.

ORAZIONE

    O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con amore sincero il grande mistero dell’incarnazione. Per il nostro Signore.

Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.

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VESPRI
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

INNO

Accogli nel tuo grembo,
o Vergine Maria,
il Verbo di Dio Padre.

Su te il divino Spirito
distende la sua ombra,
o Madre del Signore.

Porta santa del tempio,
intatta ed inviolabile,
ti apri al re della gloria.

Predetto dai profeti,
annunziato da un angelo,
nasce Gesù salvatore.

A te, Cristo, sia lode,
al Padre e al Santo Spirito,
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. Viene da Sion colui che regnerà:
il Signore, l’Emmanuele, grande è il suo nome.

SALMO 134, 1-12 (I) Lodate il Signore che opera meraviglie
Popolo che Dio si è acquistato, proclama le opere meravigliose di lui che ti ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce (cfr. 1 Pt 2, 9).

Lodate il nome del Signore, *
    lodatelo, servi del Signore,
voi che state nella casa del Signore, *
    negli atri della casa del nostro Dio.

Lodate il Signore: il Signore è buono; *
    cantate inni al suo nome, perché è amabile.
Il Signore si è scelto Giacobbe, *
    Israele come suo possesso.

Io so che grande è il Signore, *
    il nostro Dio sopra tutti gli dèi.

Tutto ciò che vuole il Signore, egli lo compie †
    in cielo e sulla terra, *
    nei mari e in tutti gli abissi.

Fa salire le nubi dall’estremità della terra, †
    produce le folgori per la pioggia,
    dalle sue riserve libera i venti.

Egli percosse i primogeniti d’Egitto, *
    dagli uomini fino al bestiame.
Mandò segni e prodigi in mezzo a te, Egitto, *
    contro il faraone e tutti i suoi ministri.

Colpì numerose nazioni *
    e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
    e tutti i regni di Cànaan.

Diede la loro terra in eredità a Israele, *
    in eredità a Israele suo popolo.

1 ant. Viene da Sion colui che regnerà:
il Signore, l’Emmanuele, grande è il suo nome.

2 ant. Perseverate,
e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

SALMO 134, 13-21 (II) Dio solo è grande ed eterno
Il Verbo era Dio… si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi (cfr. Gv 1, 1. 14).

Signore, il tuo nome è per sempre; *
    Signore, il tuo ricordo per ogni generazione.

Il Signore guida il suo popolo, *
    si muove a pietà dei suoi servi.

Gli idoli dei popoli sono argento e oro, *
    opera delle mani dell’uomo.
Hanno bocca e non parlano; *
    hanno occhi e non vedono;

hanno orecchi e non odono; *
    non c’è respiro nella loro bocca.
Sia come loro chi li fabbrica *
    e chiunque in essi confida.

Benedici il Signore, casa d’Israele; *
    benedici il Signore, casa di Aronne;
Benedici il Signore, casa di Levi; *
    voi che temete il Signore, benedite il Signore.

Da Sion sia benedetto il Signore. *
    che abita in Gerusalemme.

2 ant. Perseverate,
e vedrete su di voi l’aiuto del Signore.

3 ant. Rivolgo lo sguardo al Signore,
aspetto Dio, mio salvatore.

CANTICO Cfr. Ap 15, 3-4 Inno di adorazione e di lode

Grandi e mirabili sono le tue opere, †
    o Signore Dio onnipotente; *
    giuste e veraci le tue vie, o Re delle genti!

Chi non temerà il tuo nome, †
    chi non ti glorificherà o Signore? *
    Tu solo sei santo!

Tutte le genti verranno a te, Signore, †
    davanti a te si prostreranno, *
    perché i tuoi giusti giudizi si sono manifestati.

3 ant. Rivolgo lo sguardo al Signore,
aspetto Dio, mio salvatore.

LETTURA BREVE         Fil 3, 20b-21
    
    Aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.

RESPONSORIO BREVE        

R. Vieni a liberarci Signore, * Dio dell’universo.
Vieni a liberarci Signore, Dio dell’universo.
V. Mostraci il tuo volto, e saremo salvi,
Dio dell’universo.
     Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Vieni a liberarci Signore, Dio dell’universo.

Ant. al Magn.      O Germoglio di Iesse,
che ti innalzi come segno per i popoli:
tacciono davanti a te i re della terra,
e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci non tardare.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE Lc 1, 46-55 Esultanza dell’anima nel Signore

L’anima mia magnifica il Signore *
  e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
  D’ora in poi tutte le generazioni
    mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
  e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
  si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
  ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
  ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
  ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
  ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
  ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Ant. al Magn.      O Germoglio di Iesse,
che ti innalzi come segno per i popoli:
tacciono davanti a te i re della terra,
e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci non tardare.

INTERCESSIONE

A Cristo, giudice dei vivi e dei morti salga fiduciosa la preghiera del popolo redento:
        Vieni, Signore Gesù.

Signore, il mondo riconosca la tua giustizia,
- e la tua gloria abiti sulla nostra terra.

Tu, che hai voluto condividere la debolezza della condizione umana,
- infondi in noi la forza inesauribile del tuo Spirito.

Irradia sul mondo la luce della tua verità,
- illumina i nostri fratelli che ancora non ti riconoscono.

Sei venuto nell’umiltà per cancellare i nostri peccati,
- venendo nella gloria, guidaci alla felicità eterna.

Tu, che alla fine dei tempi verrai a giudicare il mondo,
- ricompensa coloro che in questa vita furono vittime della persecuzione.

Padre Nostro

ORAZIONE

    O Dio, che hai rivelato al mondo con il parto della Vergine lo splendore della tua gloria, concedi al tuo popolo di venerare con fede viva e di celebrare con amore sincero il grande mistero dell’incarnazione. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.

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COMPIETA
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O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia.

Esame di coscienza

Confesso a Dio onnipotente.

INNO

Al termine del giorno,
o sommo Creatore,
veglia sul nostro riposo
con amore di Padre.

Dona salute al corpo
e fervore allo spirito,
la tua luce rischiari
le ombre della notte.

Nel sonno delle membra
resti fedele il cuore,
e al ritorno dell’alba
intoni la tua lode.

Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.

oppure

Gesù, luce da luce,
sole senza tramonto,
tu rischiari le tenebre
nella notte del mondo.

In te, santo Signore,
noi cerchiamo il riposo
dall’umana fatica,
al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono,
veglia in te il nostro cuore;
la tua mano protegga
coloro che in te sperano.

Difendi, o Salvatore,
dalle insidie del male
i figli che hai redenti
col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo,
nato da Maria vergine,
al Padre e allo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

1 ant. Giorno e notte grido a te, o Signore.

nel tempo di Pasqua

Alleluia, alleluia, alleluia.

SALMO 87 Preghiera di un uomo gravemente malato
Questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre (Lc 22,53).

Signore, Dio della mia salvezza, *
    davanti a te grido giorno e notte.
Giunga fino a te la mia preghiera, *
    tendi l’orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *
    la mia vita è vicina alla tomba.
Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, *
    sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *
    sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,
dei quali tu non conservi il ricordo *
    e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *
    nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Pesa su di me il tuo sdegno *
    e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Hai allontanato da me i miei compagni, *
    mi hai reso per loro un orrore.
Sono prigioniero senza scampo; *
    si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *
    verso di te protendo le mie mani.
Compi forse prodigi per i morti? *
    O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, *
    la tua fedeltà negli inferi?
Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, *
    la tua giustizia nel paese dell’oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *
    e al mattino giunge a te la mia preghiera.
Perché, Signore, mi respingi, *
    perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall’infanzia, *
    sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
Sopra di me è passata la tua ira, *
    i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua tutto il giorno, *
    tutti insieme mi avvolgono.
Hai allontanato da me amici e conoscenti, *
    mi sono compagne solo le tenebre.

1 ant. Giorno e notte grido a te, o Signore.

nel tempo di Pasqua

Alleluia, alleluia, alleluia.

LETTURA BREVE         Ger 14, 9

    Tu sei in mezzo a noi Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome: non abbandonarci, Signore Dio nostro.

RESPONSORIO BREVE        

R. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.
V. Dio di verità, tu mi hai redento:
nelle tue mani affido il mio spirito.
     Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

Ant.      Nella veglia salvaci Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.

CANTICO DI SIMEONE Lc 2, 29-32 Cristo, luce delle genti e gloria di Israele

Ora lascia, o Signore, che il tuo servo *
  vada in pace secondo la tua parola;

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza *
  preparata da te davanti a tutti i popoli,

luce per illuminare le genti *
  e gloria del tuo popolo Israele.

Ant.      Nella veglia salvaci Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.

ORAZIONE

    Donaci o Padre, di unirci nella fede alla morte e sepoltura del tuo Figlio per risorgere con lui alla vita nuova. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Il Signore ci conceda una notte serena e un riposo tranquillo.
R. Amen.

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